Bellezza, Fiore, Luna e Lucusta: sono solo alcuni dei nomi delle “donne di mala vita” incontrate nei documenti processuali. L’autrice ricostruisce le storie e i profili criminali di quelle “dedite al generoso commercio col peccato” e alle pratiche stregonesche. Incontreremo il caso sorprendente della guaritrice istruita e il suo quaderno con “tucti li segreti del mondo”. Scopriremo pozioni salutari, unzioni magiche e le dosi dei veleni impiegati come antidoti fin dall’antichità . Conosceremo ricette e formule per “far bello el viso”, sperimentate anche da un notaio, tra fiele di cervo o cicuta contro tumore e lussuria.
Indagheremo sugli unguenti che trasferivano i poteri da Satana alle donne, sui ai motivi che portarono un giudice ad affermare che esse “siano facili a dar veleno”, a incendiare la lussuria, fino a stilare una lista di consigli per i colleghi.
Tra avvelenatrici di Campo de’ Fiori, forestiere e cortigiane “oneste”, incontreremo tra i rioni le donne difese da soldati, medici e spadaccini complici, insieme a eroine condannate ingiustamente e donne ribelli.
Risalendo alle radici della magia, conosceremo il mistero delle bambole voodoo romane, degli amuleti e le divinità femminili, fino alle pratiche comuni a tutto il territorio.
Il libro indaga cercando di capire l’origine delle accuse e le rivalità tra colleghe, svelando i segreti nascosti dietro a esse, per ridare voce alle protagoniste del Rinascimento accusate in virtù delle loro professioni o abilità .