Fondi europei, Reti Culturali per la storia.

Musica nelle Corti tardo-medievali: finanziato il progetto

Il Consiglio europeo della ricerca  ha assegnato un prestigioso contributo al progetto per esplorare il ruolo della musica nelle culture di corte tardo-medievali. Esso offrirà la prima indagine comparativa del ruolo della musica nelle culture di Corte in tutta Europa. Gli anni di riferimento vanno dal 1.280-1.450 d.C.

L’importo riconosciuto è di 2.5 milioni di euro. Tra le iniziative troviamo la ricerca tranfrontaliera e multidisciplinare, puntando su un approccio innovativo.

Tra i Paesi coinvolti troviamo Ungheria, nella veste di capofila, il Regno Unito, la Germania..come noterete purtroppo l’Italia non compare. Nonostante le potenzialità, la qualifica di esperti ricercatori e di iniziative, non ha partecipato al progetto. La domanda sorge spontanea, come mai? Chi scrive ritiene che occorra strutturare in modo quasi aziendale l’importante offerta dei servizi nel settore, purtroppo frazionata tra associazioni, gruppi, sottogruppi ecc. Diventare più coesi, strutturati richiede un’analisi da fare al proprio interno, dotarsi non solo delle competenze storiche prettamente legate al tema del Medioevo, ma acquisire gli strumenti base per partecipare ad un progetto europeo. Questo comporta necessariamente l’abbandono della visione ‘io sono più bravo degli altri quindi non condivido il mio bagaglio culturale con gli altri’. Non conta che ‘gli altri’ siano gruppi, università, cittadini, spesso la condivisione e lo scambio che sono i requisiti per accedere a finanziamenti europei, mancano. Solo cambiando direzione si può diventare un partner, essere capofila di studi multidisciplinari e approfonditi come quello finanziato dalla UE, per affrontare sotto i molteplici punti di vista,  la cultura tardo medievale.

 

 

Fonte ed informazioni: Nias Netherlands Institute for Advanced Study in the Humanities and Social Sciences