Fondi europei, Reti Culturali per la storia.

Storia e Magia in castello con Monia Montechiarini

Conferenza Animata alla scoperta di Streghe, Eretici e Benandanti in un castello unico.

Progetto di Monia Montechiarini con foto di Ferdi Terrazzani. Patrocinio di “Io Sono Friuli Venezia Giulia”, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche, Italia Medievale. Ospitati dal Comune di Travesio, al Castello di Toppo

Magia e storia in Castello.

Alla scoperta di Streghe, eretici e benandanti del Friuli Venezia Giulia.

Conferenza animata e passeggiata ecologica

Un viaggio nella storia, completamente immersi nella natura, alla scoperta delle vite di coloro che realmente hanno abitato il Friuli Venezia Giulia, ricostruite dai processi e dagli antichi documenti contro le streghe.

 Ci ricorderemo delle antiche tradizioni che rischiano di andare disperse, i nomi di coloro che sono stati protagonisti della storia che animava il territorio. Questo è il progetto a cura di Monia Montechiarini e Ferdi Terrazzani, fotografo da sempre impegnato nella promozione del territorio. Insieme hanno unito le loro passioni per  i manoscritti antichi, la fotografia e l’ambiente, la valorizzazione del territorio, dando così vita a un incontro davvero imperdibile. Il 4 giugno l’imponente castello di Toppo di Travesio, sarà la cornice magica per svelare i segreti del passato.

Tutto inizierà con una passeggiata ecologica: il pubblico potrà addentrarsi  nel sentiero all’interno del bosco, godendo di un panorama mozzafiato, verso la piana di Toppo fino al Torrente Meduna. Ma non sarà solo: potrà godere di un accompagnatore speciale con la sua musica antica. Sarà il professore e direttore d’orchestra Marco Scapin, a trasmettere tutto il fascino del suo legame con la natura e gli animali, con cui vive. Per tutto il corso della risalita fino alle mura del castello, ci guiderà incantandoci, come Pan e il suo flauto.

Arrivati al maestoso castello e alle sue rovine, depositarie di antiche leggende, inizierà la conferenza animata dove Monia Montechiarini ci porterà indietro nel tempo, raccontandoci  in particolare il saggio con cui ha voluto omaggiare il Friuli Venezia Giulia: “Streghe, eretici e benandanti del Friuli Venezia Giulia. Processi, rituali e tradizioni di una terra magica” (Intermedia Edizioni, 2021).

 Ecco quindi comparire fiaccole in lontananza, preannunciando la presenza di creature molto antiche; ma non lasciatevi intimorire dalle loro lunghe corna, dalle folti pellicce, dai loro artigli e dal rumore delle loro catene: no, non si tratta di diavoli medievali!

Sono gli Skaupaz Toifl, il gruppo che rievoca l’antica divinità protettrice della natura, portatrice di luce: Frau Perchta.

  I documenti la citano anche come “la Spendente”, retaggio dei culti agrari poi trasformata in diavolo durante l’Inquisizione. Un’atmosfera suggestiva, al limite col surreale riporterà il pubblico indietro nel tempo, donando emozioni uniche.

Lo studio e le ricerche condotte dalla Montechiarini su questo tema, usciranno così dal mondo accademico, prenderanno vita per raggiungere gli abitanti di questa meravigliosa terra.

L’incontro si svolge quando il tramonto definirà i profili di Perchta, che ci conduce verso la celebrazione di San Giovanni, nota come notte delle streghe. Sarà la sua figura a illuminarci con la sua luce, in un momento molto difficile, cercando di scacciare il male e accendere la speranza: questo rappresenta il fuoco sacro che porta con sè.

Un alternanza di racconti, musica e scenografia, nel magico contesto del castello di Toppo, estratti dal libro con cui la giurista ha inaugurato la collana a tiratura nazionale dedicata al fenomeno della stregoneria, basandosi su documenti autentici e ricostruiti fedelmente.

Nel suo lavoro compie un’indagine storica sui  verbali dei processi, realmente avvenuti tra il Medioevo e l’Età moderna, contro donne accusate di stregoneria ed eresia. Ci conduce sulle scene del crimine, spiegando il fenomeno che ha reso pericolosa la donna quando, superato il culto delle divinità notturne e le abilità della conoscenza popolare, con l’arrivo del patto col demonio essa giunge a rinnegare il battesimo, causare la sterilità, eludere i giudici con astuzia.

I segreti delle guaritrici, ostesse, tra erbe terapeutiche, “incantationi d’amore, strigarie, sortileggi, herbarie et simili”.

Apollonia, La Rossa, Aquilina, Domenatta: sono solo alcuni dei nomi delle donne accusate di stregoneria ed eresia in Friuli Venezia Giulia che consoceremo  a Toppo. L’autrice ricostruisce le storie e i profili criminali di esse, illustrando non solo i dati giuridici ma anche le pratiche e le attività misteriose alla base dei reati. Scopriremo i rimedi di “Herbere”, ossia coloro che riconoscevano le piante e sapevano estrarne rimedi terapeutici e di cui la regione è ricca. In possesso di abilità tramandate di generazione in generazione, queste donne vivevano a stretto contatto con la natura, in simbiosi. Dunque toccheremo gli antichi saperi, tramandati grazie alle “streghe” o, meglio, guaritrici: erano queste ultime a conoscere la medicina popolare e prendersi cura delle persone, quando richiedevano rimedi salutari.

Durante questo incontro, conosceremo l’uso di alcune piante presenti anche nel territorio: dell’iperico (Hypericum perforatum), erba chiamata fuga dæmonum che si raccoglieva nella notte tra il 23 e il 24 giugno proprio per scacciare i malefici, dell’artemisia contro un marito violento, la verbena contro la febbre.

Dunque sono tante le vicende che hanno reso le nostre zone cornice perfetta per le Ostesse, Levatrici, Tintoresse. Non possiamo dimenticare gli incantesimi d’amore, la magia propiziatoria, le divinazioni col fuoco raccolte nelle testimonianze.  Sveleremo anche casi sorprendenti di streghe intervenute in aiuto delle donne “soverchiate” dai mariti, ossia picchiate, o schierate contro il gioco d’azzardo.

Al centro della serata anche le ricette alla base di prodotti di pregio di questa Terra, come il vino, impiegato all’interno dei rimedi di bellezza o per curare le malattie. 

Dunque è un messaggio positivo quello dato dall’autrice e che connota tutta la serata: ponendo sempre a confronto i processi friulani ed europei,  svela le abilità di queste donne, gli usi e i costumi.

In un contesto unico, dove il connubio tra storia e natura immergerà il pubblico in un mondo magico, non poteva mancare il riferimento alle antiche creature del folclore che animano gli ambienti incontaminati: Aganis, Krivapete. Durante la camminata sembrerà sentire riecheggiare la loro presenza, leggera e vigile, a custodia dei fiumi e degli alberi.

Perché non addentrarsi allora alla ricerca dei Benandanti? Si trattava di persone che combattevano le streghe “uscendo in anima”, recandosi in “strighezzo” in virtù dei loro poteri. Ma chissà se effettivamente, era così… Magari ce ne sono ancora tra di voi, di “nati con la camicia”.

Alla fine della serata, il lettore, ricorderà e sentirà le voci del passato, che risuonano nei meravigliosi castelli, fiumi, borghi e boschi, montagne, scoprendo questa Terra magica attraverso le parole delle donne ricche di un bagaglio culturale tramandato per secoli, divenute capro espiatorio eccellente di un’epoca di transizione.

Scopriamo chi è Monia Montechiarini, tra identikit sulle streghe e progetti europei.

Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da oltre venticinque anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe, i loro identikit e la storia meno nota, dal Medioevo al Novecento. Organizza convegni e giornate formative ufficiali sui fondi europei per la cultura, la storia, e il turismo anche col patrocinio del MIBACT e della Commissione Europea.

Indaga su documenti rari e unici, cercandoli personalmente fino alla Scozia e alle isole del Nord Europa, oltre che in Italia, ponendoli sempre a confronto tra loro.

Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti internazionali nella stesura di progetti europei e nella ricerca partner, sul tema della memoria storica, insieme a Comuni della Lettonia, Università di Grecia e Cipro, molti altri in Scozia e in tutta l’Europa.

Il suo Studio è attivo dal 2005 con i primi progetti all’interno del Gruppo di Azione Locale sui “Cammini d’Europa” e la “Via Francigena” tra ricostruzione e valorizzazione dell’identità e iniziative storico-culturali. Vanta una vasta Rete di partner europei e italiani tra cui: Consorzio Europeo delle Rievocazioni Storiche, Italia Medievale, Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche, Forum della Cultura Italo-Slovena.

Project designer  per progetti sulla divulgazione e ricerca, ha partecipato come relatrice più volte a importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” di Gubbio, il più importante Festival di divulgazione storica, unico nel suo genere con partner Rai Storia; Ombre Festival di Viterbo, il Triskell Celtic Festival di Trieste ecc.

E’ stata autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche quali Focus Storia Wars e cura progetti didattici con le scuole e i gruppi storici più attivi del panorama europeo.

Le rassegne e i corsi da lei organizzati hanno toccato città e siti di prestigio in tutta l’Italia, come Palazzo dei Papi di Viterbo (famosa per il più lungo Conclave), castelli sforzeschi in Lombardia e borghi medievali dell’Umbria, palazzi storici di Brescia, Bologna. Ma è attiva anche nel territorio, con molte conferenze a Valvasone Arzene, Spilimbergo , Sacile, Gemona, Pordenone ecc., ospite di Associazioni quali “Voce donna” Pordenone, Valentino Ostermann di Gemona, le U.T.E. e molti altri.

I titoli degli altri saggi sono:

“Stregoneria: Crimine Femminile. Il caso di Donna Prudentia, la Lamia di Blera, e altre Streghe” con prefazione del prof. Luciano Osbat (Ed. Penne & Papiri, 2018);

“Streghe, Avvelenatrici e Cortigiane Oneste di Roma. Il quaderno, le pozioni, gli archibugi” (Intermedia Edizioni, 2022).

Travesio e il suo castello.

Il primo documento in cui viene registrata Travesio risale al XII secolo. Il nome probabilmente risale al latino “intra vias”, chiaro riferimento alla strada romana, che da Sacile  superava il Tagliamento all’altezza di Ragogna, verso Gemona. Un piccolo borgo ma molto importante, è come lo descrivono gli atti medievali, crocevia strategico per il commercio tra le valli: la Val Cosa e la Val Tramontina. Un luogo animato da botteghe di granaglie, molini e tessitori già all’epoca.

Fu eretto tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e le fonti orali ne attribuiscono la sua costruzione ai Longobardi: vi avrebbe abitato Ansfrido, colui che si impadronì del Friuli durante l’assenza del Duca Rodoaldo, che ebbe un ruolo importante nella storia regionale.

Il sito ospitò anche Ursino di Toppo, dapifero del Patriarca di Aquileia, prima che l’ambìto castello posto in posizione strategica, fosse ceduto dalla famiglia Toppo ai figli di Sifrido di Ragogna, che vi si trasferirono. Dopo varie vicende in cui sembra che gli antichi proprietari riuscirono a recuperarne la proprietà, fu nuovamente frazionato nel XIV secolo fino al dominio della Serenissima: la Repubblica vendette  parte della giurisdizione dei Toppo ai Conti di Porcia.

Il castello si erge su un poggio ai piedi del Monte Ciavoleìt, da cui è possibile ammirare l’imponenza delle sue cinte murarie, ben visibili e manutenute: dietro alla relatrice si innalza la più elevata, di circa 15 metri (come nella foto di Ferdi Terrazzani). Un muro del mastio, alto circa 10 metri, è chiaramente identificabile insieme all’abitazione. I resti dei timpani a sostegno della copertura, antiche feritoie, archi e merli lo rendono un contesto adatto per ospitare questa serata.

Degna di nota anche la villa dei Conti Toppo Wasserman, cinquecentesca, sede di prestigiose mostre e iniziative. Anche i prodotti tipici di Travesio meritano di essere scoperti, come il formaggio Montasio.

Lavorarono grandi artisti nel comune:  Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone, il Pilacorte e Pomponio Amalteo, rendendolo uno dei gioielli dei Borghi più Belli d’Italia.

Il Friuli Venezia Giulia, una terra magica e la storia leva turistica.

In questa regione, dove l’autrice è nata e ha scelto di tornare a vivere dopo anni di specializzazioni in Europa, è possibile incontrare e apprezzare la cultura e la grande tradizione, fatta di pratiche, formule e oggetti, che ci fanno amare un territorio ricco di storia e carattere, magica.

Sulla magia, d’altronde, seguendo le parole di E.B. Taylor che cercò di elaborarne una definizione, possiamo affermare che: “la magia è un tratto della cultu­ra ovvero l’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qual­siasi capacità e abitudine acquisita dall’uomo come mem­bro di una società”. Perciò essa fa parte della cultura di un popolo, in cui le credenze e i rituali messi in pratica si mescolano tra loro, parte fondamentale della propria identità.

L’incontro gode di importanti patrocini, e è in linea col turismo sostenibile: favorirà lo scambio sociale e culturale tra i cittadini  e i visitatori in modo profondo e sentito.  Contribuirà alla riscoperta dello straordinario patrimonio artistico e paesaggistico: risorse fondamentali da cui ripartire dopo un momento così difficile, sia dal punto di vista economico che sociale, in cui i settori turismo e cultura sono tra quelli maggiormente colpiti.

  Raccontare il territorio attraverso la storia meno nota, nell’ambito di un progetto incentrato sul turismo storico e sulla valorizzazione, ha importanti ricadute sugli aspetti economici ed occupazionali, mettendo in rilievo il valore dell’attività culturale e il suo specifico apporto alla coesione sociale, all’identità regionale e allo sviluppo della collettività nel contesto urbano, come evidenziano i report del Mibact.

L’attenzione e la minimizzazione dell’uso di risorse naturali ed energetiche è il leitmotiv della conferenza, animata da un basso impatto ambientale nel pieno rispetto ambientale.

Cosa aggiungere ancora, se non che vi diamo appuntamento al castello di Toppo di Travesio, per ridare voce al passato e incontrare l’autrice, Monia Montechiarini con il bravissimo Ferdi Terrazzani, gli Skaupaz Toifl e Marco Scapin.

#Montechiarini #castello #Iosonofriuliveneziagiulia #streghe #eretici #benandanti #libri #4giugno #travesio #solostorievere #friuliveneziagiulia #pordenone #stregoneriacriminefemminile #moniamontechiarini #libridistoria #saggistorici #avvelenatrici #SkaupazToifl #Skaupaz #conferenza #passeggiataecologica