Fondi europei, Reti Culturali per la storia.

Il Castello di Giomici: dalla storia allo spettacolo, un successo.



Giomici dalla storia allo spettacolo. Opportunità di valorizzazione e promozione attraverso i fondi europei e progetti di rilancio che partano dall’identità.
Una grande affluenza per i due giorni di formazione, presentazione di libri e spettacoli nel cuore dell’Umbria: un castello del XI, domina le colline ed è perfettamente conservato tanto da divenire un relais e incubatore.
Organizzato da Emanuele Binucci, direttore artistico che ha scelto come come momento di formazione Monia Montechiarini e Elena Percivaldi, tra le maggiori figure di spicco esperte del settore cui hanno seguito la presentazione di libri di successo e spettacoli durante la cena medievale.
Un connubio perfetto che ha dimostrato attraverso la grande affluenza di persone, che il binomio cultura e spettacolo di qualità, sono la chiave vincente per il rilancio del territorio.
Monia Montechiarini ha dimostrato chiaramente nella sua esposizione, i numeri e la crescita esponenziale di turisti e l’indotto economico attorno al tema storico. I dati elaborati dal suo Studio di Pordenone, parlano chiaro, così auspica il vicesindaco di Valfabbrica, Werther Grasselli. In Scozia, continua la professionista che ha approfondito proprio in Scozia come il turismo si impenni del +98,1% in due anni (2014-2016) nei Castelli che compaiono in alcune serie televisive. “Non è però un semplice film a raggiungere questo risultato: PRIMA è fondamentale creare check up aziendali e reti, approfondirne la storia” afferma convinta la relatrice che vanta alle spalle un percorso di creazione di filiere e reti di successo come il progetto ARCO (artigianato e turismo-commercio) per l’Agenzia Tecnica del Ministero del Lavoro e dal 2005 nel GAL (tra i primi a creare i progetti di RETE per la promozione turistica attorno all’identità sul tema della Via Francigena e Compostela che avessero visione internazionale addirittura dal 2005). Creare marchi, sensibilizzare i cittadini, coinvolgerli, rientra tra i modelli di business sostenuti dai bandi europei. Un luogo stupendo come Giomici, potrebbe rappresentare benissimo l’identità locale, al pari di Eilean Donan Castle diventato l’immagine per eccellenza della Scozia.

Queste idee sono state perfettamente in linea con quanto affermato da Elena Percivaldi, scrittrice, ricercatrice e giornalista che vanta importanti progetti di successo attorno partendo dalla storia di Longobardi e Celti. La stessa ha illustrato a un pubblico attento le modalità e le opportunità per costruire iniziative che raggiungano anche le scuole. Ribadisce l’importanza della ricerca e della divulgazione fatta da professionisti del settore, di qualità e curata nei minimi dettagli.
La seconda parte è proseguita con la presentazione dei libri redatti dalle due relatrici, “Stregoneria, Crimine Femminile”, Edizioni Penne & Papiri (2018) già in ristampa, in cui le storie meno conosciute di donne accusate di stregoneria perché impossesso di alcune abilità, riprendono vita. Solo storie vere, che l’autrice (giurista formatasi con la International Crime Analysis Association) ricostruisce attraverso lo studio dei verbali e delle scene del crimine. Una presentazione che rientra nel progetto “La storia oltre le sbarre” che Monia Montechiarini sta promuovendo con un tour ricco di date a partire da Palazzo dei Papi di Viterbo, fino a Lubiana, Bologna, Trieste. Un progetto, ha spiegato, che lega luoghi misteriosi e archivi rimasti segreti, a tematiche attuali come la violenza sulle donne.
“La Vita segreta del Medioevo” di Elena Percivaldi, mette in luce come si svolgeva la vita in quell’epoca che poi non era il Millennio buio della communis opinio, eliminando alcuni luoghi comuni: la chiesa, la morte, il ruolo delle donne, il cibo e tanti altri i temi spiegati in modo magistrale all’interno del ricco volume edito da Newton & Compton.
Lo spettacolo al centro del terzo libro presentato dal titolo 1000- Il druido, la spada e il corvo.
Ha seguito una cena a base di pietanze medievali realizzate con prodotti di qualità, accolti nella corte del castello diventato un relais, con la partecipazione di moltissimi commensali, che hanno assistito allo stage fighting, ossia combattimento coreografico, tenuto dalla Compagnia Sarvas di San Marino comparsa su set internazionali, fino alle bravissime danzatrice e performer “Imago Impeti” che hanno messo in scena uno spettacolo ricercato e vicino al tema delle divinazioni che le donne facevano, quando il patto col diavolo ancora non era arrivato. Con loro la Compagnia D’Arme “Santaccio” di Chiusi e lo spettacolo con Amazzoni e cavalieri del Grifoncello di Perugia che si sono ispirate ai leggendari racconti di Re Artù e i Cavalieri della tavola rotonda la domenica seguente.
Dunque, due giorni di grande successo, che dimostrano la serietà dei progetti di rilancio che partano dal tema storico e identitario con ripercussioni importanti anche economiche quando costruito con cura e attenzione, come avvenuto perfettamente nel Castello di Giomici, di Valfabbrica, in Umbria.
Lo Studio Montechiarini e Perceval Archeostorie di Elena Percivaldi sono Partner